Il nostro progetto di PCTO

Durante il triennio abbiamo portato avanti un progetto PCTO riguardante la biodiversità, sviluppandolo sia a livello teorico che pratico.

Prima di trattare nel dettaglio il nostro progetto è importante introdurre la definizione di biodiversità adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, al Vertice della Terra a Rio de Janeiro nel 1992: ”La diversità biologica è intesa come la varietà e la variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono”.

Con la nostra docente di scienze, tra la terza e la quarta, abbiamo svolto lezioni in cui ci è stato presentato il significato di biodiversità, implicando sia il suo impatto sul processo evolutivo delle specie che la sua variabilità, dovuta alle estinzioni di massa durante le diverse ere geologiche. A seguito delle informazioni ottenute, siamo passati al lato pratico del nostro lavoro scegliendo il PAM (Parco Alto Milanese), come oggetto della nostra indagine sul campo, tramite l’adesione al progetto “Semi Ambasciatori di biodiversità”, in collaborazione con la prof.ssa Anna Chiarucci.

Mediante questo progetto abbiamo affrontato il tema della biodiversità associato ai semi, esaminando il funzionamento e la natura di questi. Abbiamo preso in considerazione diversi aspetti, come la struttura dei semi, la disseminazione, le strategie riproduttive e la suddivisione in specie autoctone (native) e alloctone (aliene) della zona del parco indagata: a ciascun membro della classe è stata assegnata un’area, chiamata transetto, della quale bisognava raccogliere dati [tipo di suolo (prato, bosco), specie, quantità] sulle specie vegetali individuate nella stessa. A seguito del campionamento abbiamo proceduto con la misurazione della biodiversità, utilizzando i dati immagazzinati e indici matematici specifici, e abbiamo scoperto quanto l’attività umana influisca ingentemente sulla perdita di biodiversità.

Come tappa finale del nostro cammino di alternanza ci siamo dedicati all’Oasi Boza, che ha sede a Cassano Magnago. Dopo esserci documentati sulla storia, caratterizzata da numerosi interventi di bonifica, sulla biodiversità di flora e fauna e sull’origine geomorfologica dell’area, abbiamo preso parte a una visita guidata dell’Oasi.

I LUOGHI CHE ABBIAMO VISITATO

IL SUGO DELLA STORIA

La trattazione della biodiversità ha contribuito all’approfondimento di varie tematiche – quali l’estinzione di massa, la zoologia, la geomorfologia e la politica ambientale – e ha offerto alla classe un’esperienza che si discosta un po’ dal consueto cammino di un liceale, amplificando in maniera piuttosto notevole il coinvolgimento degli alunni.
Gli incontri programmati durante il triennio, tra cui quelli in collaborazione con la società AstroNatura, sono stati in grado di suscitare in noi maggiori interesse e curiosità nel conoscere il mondo del lavoro; pertanto, ciascuno ha avuto modo di prepararsi meglio all’attività sapendo già di cosa si trattasse ciò a cui stava andando incontro.
Dall’assemblaggio delle conoscenze pregresse acquisite in terza, tramite lavori svolti a gruppi o condotti dalla docente, e dall’esperienza fatta sul campo abbiamo delineato e concretizzato meglio i caratteri del tema precipuo, optando e operando per la creazione di un sito.
Il project work in questione ci ha spinti, inoltre, a informarci riguardo all’etica ambientale: abbiamo potuto constatare la rilevanza della preservazione degli ecosistemi. La salvaguardia delle specie a rischio si può garantire impedendo l’avanzamento del processo di estinzione, ostacolando l’introduzione di specie aliene nell’ambiente – poiché queste contribuiscono all’incremento di inquinamento genetico, mutando le interazioni naturali e causando susseguenti squilibri vitali – e rallentando lo sviluppo di inquinamento in genere (per esempio atmosferico o scaturito da dispersione di plastica e rifiuti vari), il quale comporta un’efferata contaminazione degli habitat naturali.